lunedì 7 novembre 2011

Il merito


Dopo tutto, un grosso merito deve essergli riconosciuto. A scanso di equivoci, non è quello che potete direttamente collegare all'immagine mostrata: la situazione è tutt'altro che divertente e lui non fa più ridere. Semmai dobbiamo riconoscergli il fatto di aver portato l'Italia, la sua situazione finanziaria e la ridicola situazione amministrativa al top dell'attenzione mondiale.
Sembra - molto realisticamente, purtroppo - che la crisi del debito italiano sia direttamente causa della instabilità dei mercati di questi giorni, tanto da far preoccupare anche le altre economie europee, importanti pedine di un domino catastrofico. La preoccupazione, alimentata da una forte speculazione, tuttavia non è legata immediatamente ad un rischio di default dello stato italiano, ma al fatto che l'Italia è la terza economia dell'UE che presenta però il terzo debito pubblico eruopeo; in altre parole, talmente grande che è difficile pensare ad un aiuto da parte dei nostri partner europei.
Sembra - si badi bene che non è solo una mia impressione - che un cambiamento del comando, un dietrofront immediato e coraggioso, una novità in termini di governance, possano dare una rinfrescata all'immagine ingiallita del Bel Paese (e non solo nei suoi aspetti economici e finanziari), tanto da migliorarne la credibilità (e la solvibilità?).
Dopo tanti anni puoi dare realmente una spinta all'economia italiana, un impulso ai mercati, puoi rendere migliore questo paese sulla scena mondiale, puoi addirittura dare un contributo notevole alla sconfitta della crisi economica mondiale di questi anni, puoi migliorare la società dal punto di vista etico e morale e chissà cos'altro. Hai il potere di fare tutto questo immediatamente, da solo, senza gli ostacoli del parlamento o della magistratura, senza vincoli della Costituzione, senza l'opposizione della sinistra (quale sinistra?) , senza affaticarti o impegnarti troppo.
Allora che aspetti?

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