Mi chiedo quale sia la differenza tra il nulla e il caos e più in generale, tra due opposti in antitesi.
Ad esempio, cosa cambia tra la rabbia e la calma? entrambi ti deprimono tanto da sconfiggerti radicalmente; entrambi ti fanno rendere conto di quanto sia fragile e inutile ogni vanità attiva e ogni insistente debolezza; entrambi picchiano violentemente la tua esistenza tanto che alla fine ti ritrovi a scrivere inutili scempiaggini.
Nulla è la differenza tra entrambi se nulla è la reazione ad ogni abuso, se nulla è ogni mutazione nel comportamento, se nulla è la sensazione che tutto cambierà e migliorerà.
Ti picchiano duro tutti; insistentemente ti offendono l'intelletto e ti vanificano la dignità; il turbinio degli attacchi è come la ruina di una bolgia dantesca, costante e confusa.
Così non ci può essere differenza tra il nulla e il caos: in entrambi non puoi scorgere il dettaglio, non puoi capire cosa ti fa più male se la tua fallimentare esistenza o l'impreciso e furente attacco degli altri.
E fin quando sarà nullo il tentativo o sbagliata la reazione, nullo sarà il risultato: il caos rimarrà.
Ma anche: pacca, pecche, ancoa, bacca, uovo, buo, chifo, brutta tu, pacche, Macca e occu, poio, peia, anatto, beia, boio, beie.
lunedì 8 luglio 2013
Lo studio/2
Studiare nobilita, fa sentire migliori, fa apprezzare ogni sacrificio immenso che si fa, ogni momento di ansia, la mancanza di pause e "ferie" vere e proprie è ripagata da una gratificazione che nessun lavoro può dare. Ogni sacrificio che si fa per lo studio è un'occasione fondamentale di crescita e le forze impiegate per raggiungere risultati scolastici e universitari sono tra le forze meglio incanalate della vita. Al diavolo il riscontro, quello sicuro verrá.
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